Le opportunità nella vita vengono date alle persone sbagliate. Tipo a me

29 Gennaio 2012
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Capita anche a me d’uscire, d’andare ad una festa (ad esempio), in bici (magari), con la nebbia (pure), al buio (ovvio) e fa freddo (becco, molto becco).

Però ci vado, al compleanno dell’Anita, che è tanto cara e poi la stanno paccando tutti con la storia che oggi c’è sciopero di qualunque cosa.

Allora mi bardo che neanche Messner e comincio una pedalata che mi sembra infinita, durante la quale mi scaldo, raggiungendo temperature inverosimili. La faccia è l’unica parte scoperta e, grazie al freddo becco,  si sta staccando dalla sua sede originale perché ho dimenticato la sciarpa.

Ogni volta così: sbaglio sempre e non imparo mai, il mio must to have buono per tutte le stagioni.

Il locale in questione è alle colonne, sotto a quel muro che vorrei tanto dipingere e finalmente vi giungo.

Schiena pezzata dal caldo, faccia paralizzata dal freddo, testa confusa dalla gente. Quando mi concedo, con voluttuosa golosità ed eccessiva generosità, alla solitudine e poi ne esco, sembro un’altra me: decontestualizzata ovunque io sia. Ogni volta mi stupisco ed ogni volta mi pongo lo stesso, psicoanalitico quesito: “Dove danno da bere in questo posto?”.

Dalle mie parti i vecchi usano dire che “el xé sincero” per indicare un tizio che ha alzato un po’ troppo il gomito. Trovo che sia un’espressione stupenda perché discretamente elegante e tremendamente vera.

Così scelgo il mio angolo, mi pongo come obiettivo la sincerità e mi posiziono in modalità defrost.

Anita è felice e taccata in modo irresponsabile; le regalo il libro “L’educazione delle fanciulle” (Littizzetto/Valeri) e lei mi dice che il cameriere non è niente male.

Insomma, sta andando tutto come deve andare.

In una situazione così, ti aspetti di tutto tranne una proposta di lavoro; ma è lì che ti voglio.

Borghi, perché non provi a scrivere per la rubrica Mondo Donna?” mi dicono.

“Mah, non saprei… io scrivo cazzate e non credo di saper fare diversamente” rispondo.

Mi spiegano meglio la faccenda e mi dicono che ogni post deve contenere almeno 800 battute. Accetto subito, pensando che, riuscire a far ridere una persona con 800 battute diverse ogni volta, rappresenti una sfida accattivante.

Per dire che non ne capisco molto e per dire che le opportunità, nella vita, vengono date alle persone sbagliate.

Approfondimenti:

La rubrica Mondo Donna riparte con me dal 2 febbraio 2012; se vuoi questo è il link: http://mondodonna.blogosfere.it/

– Quando siamo uscite dal locale, Anita stringeva in mano un foglietto di carta; dentro c’era il numero del cameriere niente male. Da allora è regina incontrastata del pizzino.

– Un grazie sincero a Valentina Sansoni, musa e mentore.

– UPDATE: dopo 11 mesi di rubrica quotidiana, le mie dimissioni da Mondo Donna. Leggi i perché QUI.